Domanda:
come mai i veneti vengono chiamati i terr'oni del nord?
anonymous
2010-01-06 03:21:46 UTC
posso solo supporre che durante l'esodo degli anni 50-60-70 molti lavoratori che venivano a Milano dal Veneto probabilmente erano classificati come i meridionali che venivano da Calabria Sicilia Campania Puglia ecc. Nell'assegnazione degli alloggi popolari erano visti nello stesso modo.

Comeben sapete negli anni successivi al dopoguerra nel nord Italia c'era molto razzismo nei confronti dei meridionali e probabilmente allo stesso modo vi era anche nei confronti dei veneti.
Ormai non e' + cosi' cmq penso che sia questo il motivo del famoso detto comune..

ci sono altri motivi?

ps: a Milano ormai siamo tutti terun o misti:))
io sn mezzo calabrese mezzo milanese (cn bisnonno americano)
Otto risposte:
anonymous
2010-01-06 04:46:38 UTC
Perché eravamo poveri e la maggior parte dei mgiranti veniva dalle campagne, tutto questo grazie alla crisi economica che dall'unità d'Italia colpì la regione fino agli anni '70, giacché a Roma si sono dimenticati di noi molto presto e le politiche economiche del Regno d'Italia prima e della Repubblica poi non ci diedero mai nulla. Non c'è mai stata una "Cassa del Veneto".

Solo Mussolini si diede da fare con al costruzione del Porto Industriale di Marghera.



Poi, da soli, ce l'abbiamo fatta a tornare ad una buona prosperità, non siamo più emigrati ed anzi, abbiamo creato lavoro per altri che sono venuti da noi.

Poi vabbè, non ho mai sentito nessuno chiamarmi così, comunque non è che un lombardo o un piemontese abbia granché da dirmi, né a storia né ad economia.



@somkid: come al solito non capite una cosa. Il dire terr*ni non è una questione geografica quanto di popolazione. Ad esempio nessuno lo dice degli africani, degli australiani, degli argentini ecc...

Per il resto dici cavolate, il sud nel 1861 era tutt'altro che più ricco e civile del nord (l'unica cosa che aveva era il tesoro centrale) infatti Cavour non voleva la spedizione dei mille per consolidare il regno centro-settentrionale.

Il sud italia ha smesso di essere importante dopo che spagnoli e francesi riuscirono ad impossessarsene (possiamo dire già dopo la morte di Federico II), la ricchezza e la cultura delle città del nord e della Toscana furono molto superiori.

Ancora prima è dai tempi dei romani che il sud smise di essere la pià avanzata delle terre italiane.

Altra cosa: lo statuto speciale della sicilia era già previsto nella costituzione, non fu "conquistato". E basta con le lamentele del nord che ha depredato il sud, sono tutte cavolate, prendetevela con Roma se proprio dovete, e con la vostra classe dirigente.
Daniele
2010-01-06 11:40:58 UTC
Oltre al motivo che hai detto tu, e al fatto che l'estrazione di chi arrivava era comunque contadina, legata alla semplicità e ai modi della terra, perché non capivate una mazza quando parlavano



Un po' come facevano gli antichi romani,

che chiamavano i molteplici popoli di lingua non latina del nord europa, tutti " barbari " :



compresi i longobardi, naturalmente.
Milena C.
2010-01-06 11:36:33 UTC
E' la prima volta che leggo questa cosa, proprio non la sapevo e suppongo che la tua supposizione possa essere giusta.



ciaoooo baciotti
Giuly
2014-04-12 11:52:20 UTC
Di domande come questa ce ne sono centinaia, e sebbene The Van ti abbia dato un'ottima risposta, eccoti anche la mia.

Innanzitutto al giorno d'oggi si parla a sproposito di razzismo, dovreste sapere che i veri razzisti odiano le persone appartenenti ad una razza diversa dalla loro, ora, non mi sembra che i veneti e i meridionali siano una razza a parte.

Potete parlare di scarsa tolleranza.

Tu dici ''vengono chiamati'', io ti rispondo che per me è una novità perché non ho mai sentito nessun piemontese definire così la mia famiglia e gli altri veneti, abbiamo cari amici lombardi e non ci considerano inferiori a loro...semmai, vengono chiamati così in questo forum e in altri siti internet da qualche persona che ha scoperto l'esistenza di questo soprannome e lo scrive ovunque.

I veneti cominciarono ad immigrare in Piemonte e Lombardia molti anni prima dei meridionali, cominciarono negli anni '30 perché i piemontesi smettevano di lavorare nei campi per trasferirsi in fabbrica e quindi ne presero il posto.

Se anche i piemontesi lavoravano nei campi, secondo te potevano considerare un inferiore contadinotto uno che faceva il loro stesso mestiere?

Poi, davvero, ''l'estrazione contadina''...sì, è vero, piemontesi e veneti non si capivano quando parlavano...ma solo perché entrambi non parlavano in italiano ma nei loro dialetti, e sono convinta che anche in Lombardia fosse lo stesso.

Il problema era che i veneti essendo molto poveri lavoravano come dei muli tutto il giorno e spesso anche la sera, e venivano pagati molto meno dei nativi della regione, perciò erano molto ricercati dai datori di lavoro sfruttatori e i piemontesi li vedevano come una minaccia, come gente che era andata lì a portargli via il lavoro.

Il comportamento dei veneti non c'entra, anche se chi li odiava ha sparso la falsa voce del ''rozzo veneto contadino ignorante''.

Quello che dice atram è vero ma non per tutti, in entrambe le famiglie dei miei genitori non c'era questo trattamento nei riguardi delle donne.

I miei genitori sono arrivati in Piemonte parlando perfettamente l'italiano, lavoravano e studiavano, la mia è una famiglia fine, io sono sempre stata ben vestita, ben curata...non ci potevano definire rozzi.

Avrei potuto nascere in Veneto perché i miei genitori erano tornati lì e stavano molto bene...solo che a mia madre mancavano i suoi e così tornarono in Piemonte. Se i miei nonni erano rimasti in Piemonte era perché si trovavano bene, non erano trattati con disprezzo.
eternauta
2010-01-07 13:53:32 UTC
Credo che il razzismo milanese, era rivolto a tutti gli immigrati in generale, che da ignoranti quali si poteva essere all'epoca sul politic correct, fecero di tutta un' erba un fascio.

ma e solo una mia idea ancora non confermata.
atram
2010-01-06 20:19:20 UTC
io ero di milano e sono venuta, guarda caso, a vivere in veneto e secondo me si è creato questo detto perché la mentalità veneta, soprattutto dell' entroterra, è molto vicina a quella del sud pensa che mia suocera diceva che da giovane la donna non contava nulla, la famiglia era patriarcale con il capostipite, maschio che comandava su tutti lei per esempio non poteva comperare nulla senza il benestare del nonno era lui che gestiva l' economia di tutti. Poi i veneti essendo contadini hanno vissuto il problema dell' emigrazione come al sud, infine anche lo sviluppo territoriale è avvenuto in ritardo rispetto alle altre parti del nord.
Gianlu A
2010-01-06 12:10:57 UTC
Perche' anche loro erano contadini, mangiaterra, quindi terroni, ma del nord.

Sul fatto che venissero classificati come dei calabresi o napoletani ho qualche dubbio pero'...
anonymous
2010-01-06 17:22:38 UTC
ogni popolo ha un popolo che vive al nord e un'altro che vive al sud, fino all'equatore dove le polarità si invertono, e se nel 2012 ci sarà un'altra ulteriore inversione dei poli magnetici, la sicilia sarà a nord di milano, e cari polentoni non dimenticate che prima il sud era molto più civile e ricco del nord, è stato quel brigante di garibaldi che ha rimischiato le carte e l'invasore piemontese si è preso le migliori industrie, tutte le ricchezze, e i migliori uomini del sud e li ha portati al nord, senza dimenticare lo statuto speciale della sicilia, lo abbiamo ottenuto in uno scontro fra l'esercito di liberazione siciliano e l'esercito italiano nel 1951, per questo abbiamo lo statuto speciale, l'italia aveva paura della sicilia, poi ci hanno venduto e rivenduto come carne da macello, ma è un'altra storia.


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