Ricorda che nella definizione da vocabolario il mito non è qualsiasi leggenda, ma la parte leggendaria di una religione: tecnicamente parlando.
Quando si parla di mito, riguardo a personaggi famosi si fa riferimento ad aspetti che, pur non essendo religiosi, hanno somiglianze con il culto:
- il mito è adorato a prescindere dalle sue qualità: può essere un'opera o un artista scadente, tuttavia è (acriticamente) adorato. Anzi sul mito non si discute: questo vale per Bill Kaulitz come per Casablanca (film mitico per antonomasia)
- il mito è immagine e prescinde dal significato o dall'importanza reale del personaggio: l'immagine di Che Guevara è appesa alle pareti anche di chi di lui non sa nulla (non generalizzo e non parlo di tutti; ma è appeso alle pareti anche di alcuni militanti di estrema destra). La stessa cosa dell'immagine di Ghandi.
Tutti conosciamo la faccia del Che, del Mahatma o di James Dean, ma non tutti sappiamo cosa hanno fatto o hanno detto.
- il culto del mito accomuna le persone; è un fenomeno collettivo in cui ci si identifica. Un po' come la sagra del santo che abitudine, tradizione più che fenomeno religioso.
Spesso il mito (attore, gruppo rock) piace perché piace ad altri (e detto, tra noi, i Tokyo Hotel non sono certo peggio dei Duran Duran dei miei tempi nei quali noi maschietti giudicavamo sexy quel bussolo di Samantha Fox o la cozza di Madonna).