Domanda:
Cosa significa EMO e in cosa consiste questo fenomeno?
synergo84
2008-06-10 06:03:27 UTC
Vorrei capirlo, davvero.
Per EMO, cosa si intende e chi è l'EMO.

Rispondete con chiarezza, e se doveste limitarvi a elencarmi il vestiario di questa categoria umana, sappiate che non mi basterà. Vorrei sapere da dove nasce questa corrente, a quale ideologia si rifà e così via!
Dieci risposte:
rocknrose74
2008-06-10 07:04:28 UTC
Te lo spiego io,l'emo è quella persona ignava,scontenta di come va il mondo che invece di reagire e tentare di cambiare le cose si fa tagli sulle braccia e li mostra in giro al mondo intero.. in poche parole l'emo è una grandissima testa di càzzo..

Rock4ever!







..anch'io mi vesto di nero ma ti posso assicurare di non essere affatto emo
metallara.miki
2008-06-10 13:13:03 UTC
te lo spiego io....allora alle origini era semplicemente punk..;poi un giorno dei tizi anno deciso di fare nuova musica e staccarsi dal punk e iniziare una nuova musica che fosse emozionante infatti ecco perché si chiama EMO=emotional...

poi vabbé il vestiario lo sai(penso)

cmq un vero emo nn ne trovi molti in giro però ci sn...sono persone sempre depresse che si tagliano le vene sono molto emotive e cn problemi anche nn gravi però reagiscono così...che dire poi niente é solo una corrente musicale ora si é un po' persa questa cosa...ora una si crede emo solo perché si veste di nero e ha due borchie ma nn sn questi i veri emo...i veri emo sono nascosti molte volte e nn si fanno accorgere che lo sono...anche se secondo me si pentiranno di essere così.....



ma cmq se vuoi sapere altro chiedi che io so tutto XD



ah da premettere i tokio hotel nn sono emo-.- anche se si vestono da emo....

sono imitatori e la loro musica nn é per niente emo...quindi nn ci cascate...ciao
Wodhas
2008-06-11 21:30:42 UTC
emo è un'abbreviazione di emotional, emozionale, sono persone che ascoltano emocore o scremo (per farti un esempio gli aiden e gli alesana) che si fanno una frangia asimmetrica, si vestono spesso di nero o con magliette a righe, pantaloni attillati, converse o vans e felpe, l'ideologia emo è l'esprimere i sentimenti liberamente, in questo modo però rischiano di intristirsi, da qui lo stereotipo dell'emo triste che si taglia le vene. L'emocore nasce dal punk, più precisamente dal post-hardcore. Spero di esserti stato utile ^^
shadowela
2008-06-10 15:19:31 UTC
io non sono così crudele....

comunque sì, EMO sta per "emotional".

infatti se fino a qualche anno fa, il punk esprimeva sostanzialmente indignazione sociale o rabbia personale, il punk emo, parla di sentimenti.

solo questioni personali: amore, rapporti con la famiglia, con gli amici e cose così....

ti aggiungo che tutte queste grida di indignazione mi sorprendono.

io sono "grande", da un pò fuori dall'adolescenza, insomma, ma queste accuse di cui vengono ricoperti gli emo, mi ricordano quelle che si facevano a me, che ero una rocchettara (dentro lo sono ancora eh...)

voglio dire, quanti tristi autolesionisti sono passati sotto il vessillo del rock?

non voglio dire che gli emo non siano diversi, non voglio paragonare la "loro" musica con la "nostra".

non lo faccio perchè non ha senso...



scusa, sono uscita un pò fuori tema.....
Piccola Chì
2008-06-10 13:11:46 UTC
il termine emo si riferisce ad un genere musicale inizialmente compreso all'interno del punk rock. Tuttavia, nelle sue forme più moderne, il genere include anche sonorità di origine più melodica ed indie rock.



Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade[1], pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb[2] nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale[1], tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo[1] per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring[1], Embrace[1] (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch'essa di grande importanza per l'emo nel finire degli anni ottanta[1]), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon[3] e i The Hated[3]. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni '90 di molte delle band citate.



A metà anni '90, il termine emo iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie influenzata appunto dai Fugazi[1] con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock[1][4] Gruppi come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell'indie rock, un lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena "indie-emo" sopravvisse fino alla fine degli anni '90, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria musica verso territori più mainstream.



Come fecero le ultime band indie-emo, anche le nuove leve strizzarono l'occhio al mainstream, creando uno stile musicale che ha introdotto il termine emo nella cultura popolare. Se in passato il termine emo era usato per descrivere una grande varietà di band, ai giorni nostri il termine ha assunto un significato ancora più ampio, non necessariamente indicativo di un preciso genere musicale.



QUESTA è L'INTRODUZIONE..VAI SUL LINK TE LO SPIEGA BENISSIMO!|!
♥little angel♥
2008-06-10 13:08:32 UTC
credo che jacopo sia stato esauriente come volevi^^
giuly
2008-06-12 18:38:06 UTC
ciao!!

all'ora l'emo è uno stile antico

ansi è un tipo d musica tipo rock molto rock..

l'emo esiste da un sacco d tempo..

gia dagli anni 80..

ma ora è cambiato..

le'mo d prima è diverso da keullo d gg..

gg i ragazzi emo sn emo e si vede dal loro abbigiamento..

ke nn è ero o nn solo..

io credo ke sia bellissimo..

io sn emo..

e t garantisco ke è stupendo esserlo..

tt t guardano..

alkuni x dire waa ke f i g a!!

e altri (oddio una emo)!

a me fa paicere essere guardata ma avvolte le pers sanno davvero farti stare male..

x kuello io sn emo..

nn xk sn depressaaa!!

xk gl iemo dicono ke sn depressiii!!

oddioo!!è uan buggiaa!!

io sn sorridente ..simpa..un po malata d testa e un sacco allegra!

ma sn emo xk amo esserlo x il loro stile e xk kmq nn capisco keussto mondo ..e lui nn capisce tt gli emo..

e x kuello gli emo diventano emo..

i pank i pank..

i gotigh i gotigh..

kmq emo è musica poi può essere capelli ..

poi vestiario.. e tt ke t pareee!!ma x prima emo è musica..

se t interessa vuiol direk e sto stile t interessa..

se vuoi cxontattarmi fallo pure .. t posso aiutare a essere uan vera emo.. ma nn sl x moda..

baciiiiiiiiiiiiiiiiii vally
2008-06-10 17:59:16 UTC
Il termine emo si riferisce ad un genere musicale inizialmente compreso all'interno del punk rock. Tuttavia, nelle sue forme più moderne, il genere include anche sonorità di origine più melodica ed indie rock.



Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade[1], pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb[2] nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale[1], tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo[1] per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring[1], Embrace[1] (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch'essa di grande importanza per l'emo nel finire degli anni ottanta[1]), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon[3] e i The Hated[3]. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni '90 di molte delle band citate.



A metà anni '90, il termine emo iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie influenzata appunto dai Fugazi[1] con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock[1][4] Gruppi come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell'indie rock, un lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena "indie-emo" sopravvisse fino alla fine degli anni '90, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria musica verso territori più mainstream.



Come fecero le ultime band indie-emo, anche le nuove leve strizzarono l'occhio al mainstream, creando uno stile musicale che ha introdotto il termine emo nella cultura popolare. Se in passato il termine emo era usato per descrivere una grande varietà di band, ai giorni nostri il termine ha assunto un significato ancora più ampio, non La nuova tendenza su The Times: problematico inquadrarla «Emo», il nuovo fenomeno adoescenziale Di difficile definizione, trova il suo collante in un genere musicale e in alcune community su Internet STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

Sottocultura? Forse. Misteriosa? Sicuramente, se persino il prestigioso Times, che gli dedica due pagine di inchiesta, fatica a capire e descrivere che cos’è. necessariamente indicativo di un preciso genere musicale.



Parliamo di «emo». Un fenomeno in origine musicale, ma che pare sia diventato ormai un'ondata culturale tra gli adolescenti, in Inghilterra e Stati Uniti all'inizio, e poi in tutto il mondo: ovviamente grazie a Internet. Che cos’è «emo»? Che cosa vuol dire? Se un non-adepto lontano qualche decennio (in termini di età) dai suoi epigoni vuole saperlo può per esempio

Stile emo secondo Wikipedia

cominciare dall’enciclopedia libera online wikipedia (sicuramente aggiornata in modo opportuno da qualche adolescente ben informato), e trovare questa definizione:

«Con il termine emo si contraddistingue un sottogenere della musica hardcore punk. Nella sua interpretazione originale, il termine emo fu utilizzato per descrivere la musica di Washington DC della metà degli anni '80 e le band associate ad essa. Negli anni successivi, fu coniato il termine emocore (abbreviazione di “emotional hardcore"), usato per descrivere altre scene musicali influenzate da quella di Washington. Il termine emo deriva dalla volontà della band di "emozionare" l'ascoltatore durante le proprie esibizioni».

CODICI CULTURALI - Soprattutto musica insomma. Almeno così parrebbe. Ma se si legge il «tentativo di inchiesta» di Michele Kirsch sul giornale inglese si capisce che la faccenda è un po’ più complessa («Nessuno mi risponde mai quando chiedo che cos’è emo»), e si evince che il termine indica qualcosa probabilmente di più sfuggente, fatto di atteggiamenti, convergenze virtuali, abbigliamento e, magari, antidepressivi.



Il modo di vestire, a leggere l'inchiesta potrrebbe essere vagamente

(Da Internet)

evocativo della cultura punk, e «goth» (salvo smentite, come vedremo), e i gusti musicali e il «mood» dei ragazzi «emo» troverebbero il loro crocevia in comunità web, come quella ospitata da Myspace. Crocevia di testi e note ma anche di confessioni, segnate da accenti wherteriani, con spazio alle emo-zioni, senza censura per quelle tristi e con riferimenti più o meno espliciti al suicidio. Cosa che farebbe degli «emo» spesso il bersaglio di feroce scherno da parte di altri adolescenti.



Emblematica, a questo proposito, la storia di un ragazzo «emo» che avrebbe «postato» su Myspace un messaggio in cui annunciava il suo suicidio. Fatto poi che sarebbe stato confermato, e seguito da ondate di «post» di partecipazione e dolore da parte degli altri «emo», ma anche di acidissimi commenti dei «non-emo» della comunità virtuale, con toni del tipo: «Se gli piaceva quella musica spazzatura si è dato quello che si meritava». E con il forte dubbio che la storia stessa non fosse altro che uno scherzo (pare che il «suicida» si sia connesso il giorno dopo la sua «morte» per leggere i commenti al suo ipotetico gesto).

CONTROVERSIE - Insomma «emo-zioni» forti, ma anche controverse. Se tra molti giovani, infatti, la sottocultura «emo» pare sia ritenuta una «cosa da sfigati», o da «viziati che hanno tutto e che si creano dal nulla problemi enormi per farsi commiserare», secondo uno studio dell'Università del Michigan, «gli emoboy» sarebbero invece ragazzi considerati gentili e fedeli, affidabili e comprensivi, di cui le ragazze andrebbero pazze. Altro che «sfigati» insomma, casomai neo-maschi antitetici al modello «macho tenebroso ed egocentrico», capaci di scrivere poesie e di inviarle per posta (non via internet) e di anticipare i desideri della propria partner. Nuova specie di neo-romantico finto trascurato, con look a base di t-shirt vintage, jeans invecchiati e capelli spettinati. (si veda anche l'articolo del Corriere della Sera: «Per le donne l'uomo nuovo è übersexual»)

LE EMO-GIRLS - E le ragazze «emo»? Come vestono? Ufficialmente con maglioni di lana larghi oppure strettissimi, magliette un po' «andate» e pantaloni di velluto e scarpe da ginanstica rovinate.

Ma se pensate di aver capito una volta per tutte i codici dell'abbigliamento «emo», basta che diate un'occhiata a questo post scovato su una community italiana per poter socraticamente concludere che «non si sa un bel nulla».

“… qui a Roma è arrivata una moda emo piuttosto devastante. Ci sono gli hardcorers/grindcorers vestiti da emo-kids con risultati tipo -ahah guarda com'è fighetto quello! poi mentre il fighetto in questione ti si avvicina con fare minaccioso noti i muscoli e i tatuaggi sopra questi. E ci sono anche i giovani holden vestiti da emo-kids e quelli per fortuna si possono prendere in giro che di solito sono fragili e fini come il loro tormentato animo!"

RISERBO - Un bel ginepraio. Tutto sarebbe più facile se gli «emo» ribattessero e chiarissero con le loro argomentazioni. Se solo facessero «outing»....«Ma è difficile che un emo si dichiari» si legge ancora sul Times, «anche se qualcuno è orgoglioso di esserlo».

Tuttavia, anche se la faccenda rimane misteriosa, vale probabilmente la pena anche che chi è oltre gli "anta" ne prenda almeno atto, soprattutto se si è genitore di qualche adolescente.

Non foss'altro perché «emo» sta per emo-zione, ma è anche la radice greca della parola «sangue» e, sebbene questi neo-romantici, a dispetto di accenti melanconici e predilezione per gli antidepressivi non appaiano davvero autodistruttivi, meglio essere informati.

MUSICA- Per concludere, e cercare di fare un po' d'ordine, forse è il caso, alla fine, di tornare a mettere la musica al centro, come vero collante di questo fenomeno culturale, mantenendo però l'umiltà di chi sa che magari non potrà proprio capire.

Una prova? Basta leggere quest'altro post, scovato su un'altra community italiana, che commenta la definzione di «emo»che abbiamo riportato sopra da wikipedia

“…non l'ho scritto io, ma qualcuno che si è impegnato sul serio per farvi capire quale siano il vero significato e le origini dell'Emo core.Quindi, vi prego, non continuate ad andare in giro a definirvi emo solo perché avete una maglietta … o un ciuffo spiaccicato su un lato della fronte,perché potreste offendere quelli che nell'Emo ci credono veramente e non solo adesso che è una moda e si è così facilmente sputtanato”.

Chiaro? No. Insomma la materia «scotta». Meglio non esporsi oltre. Così si evita qualche figuraccia e non si offende nessuno (absit ironia verbis).

07 luglio 2006



necessariamente indicativo di un preciso genere musicale.
Nymeria
2008-06-10 13:06:52 UTC
in pratika gli emo sarebbero solo quelle persone che si vestono di nero ... però nn è vero che si tagliano le vene oppure adorano l'inferno e quelle cazzate lì....sono semplicemente persone che si vestono di nero
2008-06-10 13:07:36 UTC
Il termine emo si riferisce ad un genere musicale inizialmente compreso all'interno del punk rock. Tuttavia, nelle sue forme più moderne, il genere include anche sonorità di origine più melodica ed indie rock.



Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade[1], pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb[2] nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale[1], tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo[1] per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring[1], Embrace[1] (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch'essa di grande importanza per l'emo nel finire degli anni ottanta[1]), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon[3] e i The Hated[3]. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni '90 di molte delle band citate.



A metà anni '90, il termine emo iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie influenzata appunto dai Fugazi[1] con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock[1][4] Gruppi come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell'indie rock, un lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena "indie-emo" sopravvisse fino alla fine degli anni '90, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria musica verso territori più mainstream.



Come fecero le ultime band indie-emo, anche le nuove leve strizzarono l'occhio al mainstream, creando uno stile musicale che ha introdotto il termine emo nella cultura popolare. Se in passato il termine emo era usato per descrivere una grande varietà di band, ai giorni nostri il termine ha assunto un significato ancora più ampio, non necessariamente indicativo di un preciso genere musicale.





Storia



La Prima Ondata (1985-1994)

Indice [nascondi]

1 Storia

1.1 La Prima Ondata (1985-1994)

1.2 Prime Influenze Emo

1.3 La Seconda Ondata (1994-2000)

1.4 La Terza Ondata (2000-Oggi)

1.4.1 L'Emo Oggi

2 Abbigliamento

3 Gruppi musicali emo

3.1 Gruppi Emo "Prima Ondata"

3.2 Gruppi Emo "Seconda Ondata"

3.3 Gruppi Emo "Terza Ondata"

4 Curiosità

5 Note

6 Voci correlate





Nel 1985, a Washington D.C., Ian MacKaye e Guy Picciotto, veterani della scena hardcore locale, decisero di prendere la distanza dalla crescente "violenza musicale" dei gruppi componenti il loro contesto musicale[5]. Decisero di portare la propria musica su un livello più personale, abbracciando la sperimentazione e dando vita a due distinti gruppi: gli Embrace di MacKaye e i Rites of Spring di Picciotto. Il nuovo sound era il risultato di un crescente spirito di sperimentazione ed innovazione musicale e l'estate del 1985 viene tuttora ricordata nella scena musicale con il nome di "Revolution Summer"[6].



Ian MacKaye, fondatore degli Embrace, una delle prime band emo.In breve tempo, il neonato stile influenzò molti gruppi (in particolare Moss Icon, Nation of Ulysses, Dag Nasty, Shudder To Think, Fire Party, Marginal Man e Gray Matter, molte delle quali incisero i propri dischi per l'etichetta indipendente di Ian MacKaye, la Dischord Records[1]). L'ondata iniziale del DC emo terminò nel tardo 1994 con lo scioglimento degli Hoover.



L'origine del termine emo è ancora incerta, tuttavia i membri dei Rites of Spring lo utilizzarono nel 1985 in una intervista al Flipside Magazine, riferendo che numerosi fans avevano iniziato ad utilizzare tale termine per descrivere la loro musica[1].



Anche altre scene svilupparono un sound simile a quello di Washington D.C.. Nei primi anni '90 a San Diego, la Gravity Records realizzò diversi dischi hardcore emo. Le bands più significative di quella scena furono Heroin, Indian Summer, Angel Hair, Antioch Arrow e Mohinder.



Contemporaneamente, anche a New York e nel New Jersey, bands come Native Nod, Merel, 1.6 Band, Rye Coalition e Quicksand[7] stavano percorrendo la stessa direzione. Molte di queste bands si "riunirono" ideologiacamente nella scena dei clubs ABC No Rio e CBGB. Molte di queste forme di musica emo, in particolare la scena di San Diego, iniziarono ad evolvere verso territori più caotici ed aggressivi, dando origine allo screamo[8].



In gran parte, il lato più hardcore dell'emo iniziò a dissolversi con lo scioglimento di molte delle bands citate. Nonostante ciò, tuttora alcune bands come Circle Takes the Square, Hot Cross, City of Caterpillar, Funeral Diner e A Day in Black and White continuano a riflettere lo stile emo originario.



Nel frattempo, dallo scioglimento degli Embrace e dei Rites of Spring nascevano i Fugazi che sebbene non si siano mai definiti emo, hanno esercitato una grossa influenza sulla secondo ondata emo. La band post-hardcore di MacKaye e Picciotto è infatti citata come ispiratrice di molti gruppi di grande importanza nella "seconda ondata" emo, come Sunny Day Real Estate[9], Braid[10] e Jimmy Eat World[11].





Prime Influenze Emo

In California, in particolare nella Bay Area, band come Jawbreaker e Samiam cominciarono a miscelare l'influenza della scena di Washington D.C. con il pop punk.



Sull'album Bivouac dei Jawbreaker, il cantante Blake Schwarzenbach evolse il tradizionale timbro vocale hardcore verso direzioni più melodiche[12]. Numerose altre bands seguirono la strada indicata dai Jawbreaker, strada battuta tuttora da band come Jimmy Eat World[13] e Hot Water Music[14], Get Up Kids[13][15] e Alkaline Trio[15].



Anche nei primi anni '90 questa tendenza continuò a manifestarsi con band come i Lifetime. La loro musica infatti è spesso classificata come emo oppure melodic hardcore punk. In risposta alla svolta verso il metal che alcune band hardcore come The Exploited o Charged_GBH stavano prendendo[16], i Lifetime decisero inizialmente di addolcire e rallentare il proprio suono, salvo successivamente evolvere nuovamente verso una musica più veloce ed aggressiva[16]. Lo stile, i testi ed il sound dei Lifetime rappresentano un autentico biglietto da visita per bands attuali come Saves The Day[16] e Fall Out Boy[16].





La Seconda Ondata (1994-2000)

I Fugazi, band post-hardcore molto influente per l'emo, in concerto nel 2002.Ripercorrendo la crescente popolarità dei Fugazi nuovi gruppi stavano emergendo, miscelando influenze proprio della band di MacKaye e Picciotto con il post-punk di Mission of Burma e Hüsker Dü.



Il momento chiave fu la realizzazione dell'album Diary dei Sunny Day Real Estate nel 1994 uscito per la Sub Pop[17]. Il supporto della etichetta consentì al gruppo di partecipare al The Jon Stewart Show. L'album ottenne un grande interesse nazionale[17].



Molte persone, soprattutto grazie all'esposizione ottenuta sulla nascente Internet dal gruppo, cominciò ad indentificare i Sunny Day Real Estate con il termine emo, ancor più di quanto fatto con i Fugazi[17]. Cominciò a diffondersi anche il termine emocore. Successivamente però venne riconosciuta una distinzione nella scena tra "hardcore emo" dei primi periodi e questo nuovo "indie emo" con evidenti influenze grunge[17] vista la provenienza della band da Seattle.



Negli anni a seguire, cominciarono a mettersi in luce per il crescente successo dell'emo diverse località. La più significativa fu nel Midwest a metà degli anni '90. Da citare bands come Boy's Life[18], Christie Front Drive[18] e Cap'n Jazz[19][18]. Queste bands andarono a formare la scena detta midwest emo[20] che qualche anno più tardi avrebbe influenzato gruppi di fama internazionale come Braid, Elliott e The Get Up Kids[21].



Anche l'area di Phoenix (Arizona) divenne importante per l'emo. Ispirati dai Fugazi e soprattutto da Sunny Day Real Estate[20] e dal midwest emo di Christie Front Drive e Boy's Life[22], i Jimmy Eat World iniziarono ad influenzare la propria musica con elementi emo, realizzando nel 1996 l'album Static Prevails. L'album fu il primo realizzato per una major discografica, in particolare la Capitol Records con cui i Jimmy Eat World avevano firmato un contratto nel 1995.



Gli Weezer, una delle più importanti band della seconda ondata.Altre bands che seguirono il modello "indie emo" furono i newyorkesi Texas Is the Reason[23], i Rainer Maria[24] da Madison (WI), i californiani Knapsack[25], i Mineral[26] di Austin, i Piebald[27] e Jejune[28] di Boston. Con la diffusione dell'"indie emo", alcuni album che poco avevano a che fare con il genere fondato anni prima da Rites of Spring e Embrace furono etichettati con il termine emo. Un esempio è Pinkerton degli Weezer, uscito nel 1996 e considerato l'album emo[29] più importante e influente della fine degli anni novanta[30].



Con il crescente aumento di popolarità delle bands su scale nazionale ed internazionale, emersero anche numerose etichette discografiche indipendenti come la Jade Tree Records, la Saddle Creek e la Big Wheel Recreation. La californiana Crank Records realizzò nel 1997 (Don't Forget to) Breathe, considerata una delle più rilevanti compilation emo degli anni novanta[31]. Questa raccolta includeva brani di The Promise Ring (una delle band emo più famose degli anni novanta[32]), Mineral, Knapsack ed altre importanti band. Nel 1998 la Deep Elm Records realizz


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